Un ritratto di famiglia
Combattere sovrappeso e obesità nell’età adulta può essere molto difficile. Per un bambino non è facile. È necessario coinvolgere tutta la famiglia per ottenere un cambiamento nello stile di vita.
Viviamo in un mondo in cui lo sviluppo della tecnologia e della società ci invita a consumare sempre più calorie e a ridurre il dispendio di energie. Oggi a merenda al posto del pane con un quadretto di cioccolato e acqua si mangiano merendine dolci e bevande zuccherate; chi passava il pomeriggio giocando a calcio con gli amici, oggi è seduto davanti al PC o allo smartphone.
Questo spiega perché ‘guarire’ dall’obesità è un grosso impegno. La percentuale di successo rilevata negli studi internazionali è intorno al 15% ed è tanto più alta quanto prima si interviene.
Intervenire presto
La famiglia ha un ruolo importante: il bambino passa gran parte della sua vita in casa, dove consuma la maggioranza dei pasti.
L’impegno deve essere collettivo con un approccio basato sul cambiamento dello stile di vita funziona e in età pediatrica deve coinvolgere tutta la famiglia.
«A differenza di altre malattie, l’obesità del figlio si cura solo cambiando le abitudini della famiglia, compresi nonni, zii, persone di servizio» sottolinea il professor Giuseppe Chiumello che ha diretto il Centro di Endocrinologia dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell'Ospedale San Raffaele di Milano..
La anamnesi: un ‘ritratto di famiglia’
Per questo la anamnesi (cioè la fase di raccolta di informazioni) nei casi di obesità infantile è assai lunga e riguarda tutta la famiglia. Utili i dati relativi ai genitori in particolare, ai fratelli e a zii e nonni. Di tutti i parenti occorre conoscere, a grandi linee, la storia clinica, soprattutto per quel che riguarda diabete, ipertensione e problemi cardiovascolari.
Occorre sapere non solo cosa si mangia e quanto, ma dove e con chi, soprattutto per le assunzioni fuori pasto.
L’anamnesi non riguarda solo l’alimentazione, si estende ad altri settori all’intera vita del figlio. In quali occasioni fa attività fisica spontanea (passeggiate, gioco all’aria aperta, bicicletta, calcio, ecc.) e strutturata (sport). Quante ore rimane sedentario e perché.
Esami clinici
Il percorso diagnostico in caso di obesità infantile è relativamente semplice e si basa sulla valutazione del metabolismo glucidico, lipidico, la funzionalità epatica. Spesso nel soggetto obeso si nota un interessamento del fegato, che però si modifica rapidamente con una adeguata alimentazione.